"Un conto è il diritto a morire, ma se poi un domani diventasse il dovere di farlo? Qualcuno, per esempio, non ha più soldi ed è solo, e vive da solo o in casa anziani, vede attorno a sé un clima dove gli si fa capire che è ora che se ne vada, che dà fastidio e non vorrei che il diritto diventasse un dovere. Mi fa paura. La domanda che dobbiamo porci è: cosa fanno la nostra società, la nostra famiglia, per i malati e per coloro che sono soli? L'anziano viene isolato, viene ritenuto, dato che non produce più, un peso inutile? Dire che si rispettano le scelte è un lavarsi le mani, va proposta una cultura per l'accoglienza, dove le case anziani non siano dei garage ma dei luoghi di vita. I quesiti veri sono questi, è riduttivo schierarsi per il sì o per il no".