E attacca Gobbi: “sorge spontaneo evidenziare il legittimo dubbio di una precisa strategia, attuata dal Consigliere di Stato Norman Gobbi e dai suoi amici. Lo stesso Norman Gobbi che, dopo averla giurata alla GBB, rifiutatasi anni fa di sedersi al tavolo con un razzista dall’uhuhuh facile, ha contribuito in modo determinante a far sprofondare il Ticino in un delirio securitario, fatto di concordati e leggi liberticidi, frontiere chiuse,repressione per ogni voce dissidente, volti all’instaurazione di uno stato di polizia preventivo, di cui la recentemente preannunciata (dallo stesso ministro Gobbi e dal capo della polizia cantonale Cocchi) modifica della legge sulla polizia (che introduce ad es. la custodia di polizia per 24 ore avulsa da qualsiasi controllo giudiziario di legittimità) è solo l’ultimo esempio”. L’episodio dell’ uhuhu facile, come viene definito, si riferisce a un’uscita infelice di anni fa dello stesso Gobbi durante un derby, tema che tornò di dominio pubblico quando egli fu candidato per il Consiglio Federale.