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15.01.2016 - 10:040
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

«Perché taci sulla pianificazione ospedaliera?», Pronzini attacca il Municipio di Bellinzona

«Tutti parlano, si pronunciano, prendono posizione, attaccano e difendono», scrive il deputato MPS all'esecutivo bellinzonese, reo di non difendere il San Giovanni

BELLINZONA - Municipio, perché non fai nulla? Matteo Pronzini ha inviato questa mattina una lettera aperta all'esecutivo bellinzonese, accusandolo di immobilismo nei confronti della pianificazione ospedaliera. Il deputato MPS ricorda come gli stessi municipali avevano sollecitato degli incontri con i gran consiglieri della regione, preoccupati per un eventuale declassamento dell'ospedale di Bellinzona. Nel corso di una riunione era stato detto che ci si sarebbe rivisti a novembre per fare il punto della situazione ma «alla mia richiesta di effettivamente convocare tale incontro non ci si è nemmeno degnati di rispondermi». Nel frattempo, il Gran Consiglio ha votato la pianificazione, «nella variante forse peggiore», con importanti conseguenze per il San Giovanni di Bellinzona, fra cui il dimezzamento dei posti acuti in medicina, la chiusura dei reparti di medicina e di pronto soccorso a Faido e Acquarossa, la soppressione di specializzazioni importanti fra cui geriatria e il rischio di perderne altre nel 2017. Si tratta, fa notare Pronzini, di dati e non di interpretazioni, con un dato di fondo: «un forte e chiaro ridimensionamento dell’Ospedale regionale di Bellinzona e Valli (ORBV)». «Di fronte a tutto questo ci si sarebbe aspettati, dopo le decisioni del Gran Consiglio di dicembre, una chiara presa di posizione da parte vostra, così come anche da parte di quegli esecutivi che in questi ultimi mesi si sono impegnati, con successo, nel processo aggregativo, cioè nella concretizzazione di una città più grande, più efficiente, in grado di offrire servizi migliori ai propri cittadini», scrive il gran consigliere, secondo cui non si tratta di un'ottica campanilistica per cui va difeso l'ospedale di Bellinzona in opposizione a quello di altri comuni, bensì di prendere posizione «in una prospettiva di servizio pubblico, contro le logiche privatistiche e di mercato che vedono nella sanità una fonte di profitto e speculazione». Ma il Municipio di Bellinzona tace. «Non avete nulla da dire su quanto è successo in Gran Consiglio?», incalza Pronzini. «Non avete nulla da dire sul referendum lanciato in queste settimane, un referendum che contesta la logica politica della pianificazione ospedaliera? Non avete nulla da dire sull’iniziativa “Giù le mani dagli ospedali" che, se accolta, potrebbe rappresentare uno strumento utile per salvare strutture preziose (a cominciare dai Pronto Soccorso di Acquarossa e Faido)?» «Tutti parlano, si pronunciano, prendono posizione, attaccano e difendono: in altre parole partecipano al dibattito politico. Il Municipio di Bellinzona preferisce tacere. I cittadini e le cittadine di Bellinzona sapranno sicuramente giudicare», conclude amareggiato.
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