Sette ignari "voltagabbana" e un presunto falso: sospetti per la Lega di Losone

LOSONE - «Ma siete diventati leghisti?», si sono sentiti chiedere una mattina nel bar che sono soliti frequentare. E sono cascati dal mondo delle nuvole, loro che da sempre sono di conclamata fede pipidina o liberale. Eppure all'albo comunale, fra le firme dei proponenti per la lista della Lega dei Ticinesi di Losone per il Municipio, ci sono anche le loro. Edilberto Lorenzetti, Maria Grazia Lorenzetti, Fabio Lorenzetti, Sergio Fornera, Armando Maggetti, Eugenio Antonini e Olga Bianchi tornano con la memoria indietro di qualche mese. Erano al solito bar, e un avventore ha chiesto loro una firma per una petizione a favore della squadra di calcio cittadina. Dopo qualche tentennamento, hanno firmato. E qualche mese dopo, si sono ritrovati fra i proponenti per una lista che non è quella del loro partito. Comprensibilmente, sono arrabbiati. «Ma scherziamo! Abbiamo firmato in perfetta buona fede. Come si può far credere alle persone una cosa per un’altra? Ci hanno ingannati», hanno detto a La Regione. Il foglio non recava infatti il logo della Lega. Riconoscono di aver peccato di ingenuità, «alla luce di quanto avvenuto, possiamo dire che siamo stati ingenui e che in quell’occasione abbiamo agito con troppa leggerezza. Non firmeremo mai più petizioni o roba del genere», ma non hanno intenzione di far cedere nel vuoto questo episodio. Oggi infatti partirà da parte loro una segnalazione al Ministero pubblico, con copia al Municipio. E anche un 74enne, vedendo il suo nome fra i proponenti leghisti, anche per il Consiglio Comunale, si è insospettito: ritiene di non aver mai firmato, e che si sia di fronte addirittura a un falso. Le firme, controllate a campione dalla Cancelleria, sono state ritenute valide. È troppo presto per capire se e come agirà il Ministero pubblico e se vi saranno conseguenze per la lista leghista.