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Cronaca
11.03.2016 - 09:010
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Ducry attacca Zanini Barzaghi. Davvero non vuole prendere il suo posto?

Il candidato indipendente ritiene che puntare a un solo seggio sia poco, si definisce scomodo ma più libero e afferma che la Municipale uscente non sta facendo campagna

LUGANO - «Io non sto contrastando Cristina Zanini Barzaghi né sto facendo campagna, penso di essere utile per cominciare a creare l’area progressista portando un po’ di voti che non sono forzatamente da Ps, Verdi, Pc, Pop». Parole e musica di Jacques Ducry, risalenti a ieri. Che a Lugano la sfida in casa sinistra sia fra la Municipale uscente e colui che da indipendente ha conseguito un ottimo risultato alle cantonali era noto da tempo. Urbi et orbi veniva affermato che l'obiettivo primario era riconfermare Zanini Barzaghi e che Ducry era candidato per tentare eventualmente di conquistare il secondo seggio. Ad accendere la miccia è stata la lettera di Raoul Ghisletta, presidente di sezione che non gradisce la presenza di Ducry: un invito a "raddoppiare" Zanini Barzaghi. «Forse Ghisletta intendeva dire che bisogna mettere la crocetta su Zanini», ha commentato Ducry. «Per certe persone, la mia presenza, è un problema psicopolitico. Sono deluso perché una parte dei dirigenti del PS si concentra nel garantire il posto all’uscente quando la nostra area è l’unica alternativa a tutte le altre. Dobbiamo credere al raddoppio in Municipio (e aumentare i seggi in Cc) anche se è un’utopia: magari fra quattro anni qualcun altro/a ce la farà», ha attaccato su La Regione. Solo un possibile raddoppio, dunque, mentre confermare l'unico seggio è un obiettivo troppo poco ambizioso? Dalle parole successive, rilasciate al Corriere del Ticino, pare di no: Ducry attacca la collega di partito che siede nell'Esecutivo. Una prassi decisamente non normale quando l'idea è di aiutarla a venire rieletta, e che fa pensare che il granconsigliere voglia invece prendere il suo posto. «La capolista uscente dovrebbe essere quella che conosce bene tutti i dossier, avendo fatto tre anni in Municipio. Dovrebbe essere trainante per la nostra lista e nei confronti delle altre. Ma non si vede nulla di tutto ciò. Al contrario si cercano intese, ammiccamenti». Se fosse eletto lui (non precisando se come unico Municipale di sinistra o come secondo), si sentirebbe più libero. Un attacco vero e proprio che forse Zanini Barzaghi non si aspettava. Non fa campagna elettorale? Per lei parla il lavoro in Municipio, ha ribadito. Dava probabilmente per scontato, come parte del partito, che tutti lavorassero per lei. Ma Ducry sembra avere altri piani.
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