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25.04.2016 - 07:330
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Borradori contro Tisana: «no a Gabriella Mereu»

Massimiliano Ay interroga il governo, Marco Borradori chiede un parere ai servizi giuridici della città

LUGANO - Sono in molti ad essere rimasti allibiti dal servizio di Patti chiari andato in onda venerdì sera su La1, durante il quale sono stati mostrati i trattamenti della Dottoressa Gabriella Mereu, una sedicente guaritrice domiciliata in Ticino e in passato già sotto i riflettori della trasmissione italiana Le iene. Mereu, ad esempio ad una persona affetta da paralisi ha gridato «sei solo una bambina capricciosa, puoi camminare quando vuoi. Non seguire più i consigli dei medici. Tutte bugie, alzati!». Si tratta della "terapia verbale", come la definisce Gabriella Mereu. A sconcertare il pubblico anche il fatto che la dottoressa, radiata dall'ordine dei medici italiano (anche se la decisione è sospesa per un suo ricorso), ha già tenuto una conferenza pubblica durante l'edizione locarnese di Tisana, e sarà nuovamente ospite della fiera del benessere a Lugano il prossimo fine settimana. Fra le persone allibite il deputato Massimiliano Ay (PC), che sul tema ha inoltrato un'interrogazione al Consiglio di Stato (leggi qui), e il sindaco di Lugano, Marco Borradori. Quest'ultimo, interpellato dal Giornale del Popolo, ha affermato di essere rimasto «fortemente impressionato dai metodi di questa persona». Il sindaco, parlando a titolo personale «perché non c’è stata ancora occasione di discuterne con i colleghi di Municipio», afferma che «naturalmente Tisana è libera di invitare chi vuole. Ma è anche nostro diritto, a questo punto, verificare e decidere se concedere ancora le strutture pubbliche. Ho quindi chiesto al Servizio giuridico della Città di fare una valutazione per capire se noi come Comune possiamo chiedere agli organizzatori di non invitare qualcuno». E se non ci fossero appigli giuridici? «Interverremo con gli organizzatori, discutendone. Immagino sia anche nel loro interesse chiarire». Per giovedì è prevista l'inaugurazione di Tisana, ma nessun municipale di Lugano parteciperà alla cerimonia di taglio del nastro, in quanto concomitante con la seduta di Municipio. «Preferiamo concentrarci sulla gestione della Città. Preciso comunque che questa decisione l’abbiamo presa prima che si verificasse il caso di cui stiamo parlando», ha specificato Borradori.
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