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Cronaca
05.07.2016 - 17:300
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

La verità di Righini: «mio cognato, Guerra, il "contadino" Simoni e una comunità felice»

Il presidente del PS è al centro di un presunto conflitto di interessi col sindaco cognato. «Lui è stato ingenuo, ma io collaboro col Comune da 20 anni. È una polemica che va a colpire me come presidente»

POLLEGIO - Conflitto di interessi a Pollegio, dove il presidente del PS Igor Righini riceve spesso mandati pubblici? Il sindaco, suo cognato John Mercoli, è stato bacchettato dalla Sezione degli enti locali, e il Mattino ha ripreso la notizia. Igor Righini ci dà la sua versione dei fatti, svelando qualche retroscena... di paese e politico.Cosa pensa della situazione?«Lavoro e collaboro col Comune di Pollegio, dove sono nato e cresciuto, da ormai 20 anni, mentre mio cognato è sindaco da quattro». Nega che ci sono stati favoritismi?«Cosa devo negare? Il discorso va posto in altri termini: perché fino all'altro giorno ho collaborato col Comune, prendendo dei mandati diretti, ed ora improvvisamente, da quando sono presidente del PS, divento un tema interessante? Sono un ragazzaccio nato nelle piazze, improvvisamente diventato architetto. Il Comune ha capito che l'erba del vicino non è sempre più verde, hanno visto che c'era qualcuno che sapeva fare i lavori in casa e dunque lo hanno fatto lavorare».Polemica politica montata dal Mattino?«Non si dimentichi, quando vede queste notizie, che qui vive un certo Michele Guerra, che siede in Commissione della Gestione ed è anche granconsigliere. Mio cognato ha peccato di ingenuità, nel prendere le decisioni non ha saputo cogliere il clima di conflittualità. Ha agito in buona fede, purtroppo non si è accorto che facendo così e trattando tutti da amici qualcuno gliel'ha fatta pagare. Io non conosco i verbali del Municipio, ma mi piacerebbe che qualcuno dicesse se i mandati diretti che ho preso io nel mio Comune, sono stati presi all'unanimità o a maggioranza socialista? Perché se qualcuno voleva dire qualcosa non lo ha fatto prima? Avessimo fatto, per esempio sul Corridoio Ecologico, dei brutti lavori, potrei capire, ma il progetto ha ricevuto sovvenzioni e degli aiuti federali ed è stato premiato dalla Fondazione svizzera per il paesaggio. Il Comune ha pagato il mio mandato e ha incassato dei soldi con riconoscimento dell'alto contenuto paesaggistico del progetto, per cui mi sembra di poter dire che questi premi fanno capire che ho lavorato bene. Hanno sbagliato a darmi il mandato? Lo chieda all'Associazione Svizzera per la pianificazione del territorio». Dunque, come si spiega che ora tutti ne parlano?«Si sta montando aria fritta, approfittando del fatto che mio cognato ha fatto una dichiarazione in Consiglio Comunale dicendo che il progetto, per il bene della collettività, andava portato avanti. Ma stava facendo gli interessi della comunità. D'accordo, ha peccato di ingenuità. Gli Enti locali gli hanno dato un ammonimento, però non è stato multato e non ci sono sanzioni, cosa vogliamo dire? Sono polemiche tirate fuori tre volte (dal Mattino, ndr), hanno fatto un'istanza di intervento su cui hanno risposto gli Enti locali con l'avvertimento a mio cognato, chiedendogli di non formulare giudizi quando c'è di mezzo un mandato assegnato a un parente».L'istanza è stata presentata dalla Lega?«È stata fatta dal "contadino" Simoni, che tra l'altro, per dirla tutta, è lo stesso che con la Lega ha lanciato il referendum contro il Corridoio Ecologico. A lui i contenuti che abbiamo proposto su tutto l'abitato di Pollegio non stavano bene perché preferiva avere dei campi arati da spalmare col letame. Voleva passare su quel prato e spalmare letame a ridosso dell'abitato, come ha sempre fatto. È una zona agricola ed è giusto che la coltivi, ma a me e altri paesaggisti è stato chiesto di mettere un altro contenuto: abbiamo dato una nuova prospettiva al paese, tolto la ferrovia, fatto sì che tutto il comune si affacci su un Corridoio Ecologico e a loro non va bene. Simoni e altri si sono legati al dito la questione. Il mandato è stato dato al cognato del sindaco? Lui, tra l'altro, non era ancora in Municipio ai tempi. Vorrei aggiungere un'altra cosa...»Prego.«Ben vengano in fondo queste cose, perché una polemica strumentalizzata ad arte per lanciare discredito più che sul sindaco su di me come presidente del PS, ci permette di mettere in luce quanto è stato fatto di buono. Lo si può mettere in correlazione con quanto fatto in tema di pianificazione in altre parti del Ticino. A Pollegio non abbiamo né lago né mare ma abbiamo cercato di dare dignità a un territorio che era abbandonato, ora la popolazione vuole tornare a vivere qui. Sembra che siamo qui solo a spararci cannonate, io, Guerra, il sindaco e Simoni, invece c'è una popolazione che da vent'anni è felice, e va messo in evidenza. Oltre alla litigiosità, deve trasparire la progettualità di Pollegio, magari da applicare in altri luoghi».
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