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Cronaca
13.11.2016 - 17:340
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Pantani-Fonio, nuovo scontro. «Interrogazione scaltra. E sul conflitto di interessi fu detta anche una bugia».

La vicesindaca di Chiasso spiega sul Mattino la sua versione sulle polemiche nate in seguito alla promozione del fratello. Fonio: «Poteva farlo durante le elezioni, non ora che ci hanno dato ragione»

CHIASSO - La denuncia di Roberta Pantani contro quattro allora consiglieri comunali di Chiasso, Giorgio Fonio, Denise Maranesi, Jessica Bottinelli e Mauro Lancianesi, oltre che a cinque blogger, per diffamazione, calunnia e ingiuria, animò il clima pre elettorale a Chiasso. E ora la vicenda si anima di un nuovo botta e risposta. Secondo i quattro, Pantani perorò la causa del fratello Ruggero, nel frattempo indagato per ingiurie verso alcuni consiglieri comunali via Facebook, aiutandolo ad ottenere una promozione. Roberta Pantani per la prima volta si esprime, spiegando di aver ritirato la denuncia, sul Mattino della Domenica. Fonio volle usare il titolo «Chiasso come Corleone» nell'interrogazione, scatenando un pandemonio. «I 4 interroganti – e Fonio in particolare anche quale na­vigato politico cantonale - sapevano o dovevano sapere che con questa frase avrebbero scatenato un pande­monio contro di me e pure contro la mia famiglia», scrive la vicesindaca. E sottolinea come «Fonio, autore dell’interrogazione, assunto a verbale dalla Polizia, riconosce: “So benissimo che la signora Pantani si è spontaneamente allontanata dalla seduta del Municipio al mo­mento della nomina del fratello, così come prevede il regolamento e so­prattutto l’etica politica”». «Si tratta ora di vedere se i 4 CC in questione si siano resi conto, o ma­gari abbiano voluto, che con la loro interrogazione si sarebbe arrivati a tanto. Sarà una questione di acume, di ingenuità, di scaltrezza o di cattive­ria? Non mi interessa approfondire. Mi in­teressa per contro ( sarà mai possi­bile?) che in CC a Chiasso torni, da parte di tutti, e dei 4 interroganti in particolare ( Fonio, Bottinelli, Mara­nesi e Lancianesi – che in CC non siede nemmeno più-), il rispetto, il fair play e l’impegno esclusivamente per il bene del nostro Comune», prosegue Pantani, difendendo ancora una volta il fratello, condannato «al vero e proprio linciaggio mediatico con nome e co­gnome e sue fotografie: e ciò ben oltre quanto si fa con i criminali più pericolosi». Giorgio Fonio, per contro, ha subito replicato su Facebook. «Roberta Pantani annuncia ai 4 venti di aver dato mandato al suo legale di ritirare la querela nei miei confronti e di Jessica Bottinelli, Denise Maranesi e Mauro Lancianesi. Peccato che non l'abbia ritirata ad inizio inchiesta, per rasserenare il clima politico prima delle elezioni comunali ma l'abbia invece fatto a inchiesta conclusa quando il procuratore aveva già comunicato che comunque non ci avrebbe condannati emettendo un decreto di non luogo a procedere...», si legge nel suo post. «Non contenta, la ex candidata a Sindaco di Chiasso (colei che al Quotidiano disse, "sono l'unica in grado") rincara la dose confermando le offese che suo fratello rivolse a Mauro Mapelli ("aggiungo però che la stupidaggine compiuta da mio fratello – ricordo che ha scritto su FB “sparuta minoranza (ominorati)” senza fare nomi – ma il presidente del PPD Mapelli vi si è giustamente identificato"».
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