Lettera di fuoco di un lettore a La Provincia di Como: prima per gli italiani "occupazioni di seconda fascia, di bassa manovalanza, che i geni svizzeri non volevano e non potevano fare, scendendo di livello”, ora...
COMO – “Svizzeri, fatevi un bagno di umiltà”. A scrivere è un lettore, che si firma con nome e cognome, a La Provincia di Como. La missiva, breve? Un condensato di astio verso il Ticino.
La notizia da cui prende spunto è quella secondo cui sempre più spesso si cercano frontalieri con laurea per posizioni di prestigio e come dunque la figura del lavoratore da oltre confine stia evolvendo. “I frontalieri, occupazioni di seconda fascia, di bassa manovalanza, che i geni svizzeri non volevano e non potevano fare, scendendo di livello”, scrive l’uomo.
“Ora, visto che sono ‘er meio’, in Ticino cercano laureati italiani per occupazioni di alto livello, come mai?”, prosegue con presa in giro, chiedendosi se il motivo sia “pagarli meno”.
Oppure… “O perchè sono più preparati? Fatevi un esame di coscienza e siate più umili“.
Beh che dire, di certo non stima i ticinesi, definiti “adepti di Bignasca e anti-italiani balairatt”.