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Cronaca
15.05.2020 - 14:140

Valichi secondari, il Ticino risponde alla Lombardia

L'ufficio presidenziale del Gran Consiglio scrive alla Regione Lombardia: "L'allentamento alle frontiere lo decide la Confederazione. E la navigazione lacuale è un' alternativa valida..."

BELLINZONA – I Servizi del Gran Consiglio comunicano che l’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio, esprimendo la propria vicinanza alle autorità e alla popolazione italiane - e in particolare alla Regione Lombardia - in questo difficile e delicato momento di emergenza sanitaria, ha risposto al recente scritto dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Lombardia in riferimento alla richiesta volta a valutare un piano per la riapertura dei valichi secondari tra il Cantone Ticino e la Regione Lombardia, che faccia convergere il diritto alla salute pubblica con quello al lavoro.

L’Ufficio presidenziale, ricordando anzitutto che la competenza di gestione dei valichi doganali e delle loro rispettive aperture spetta esclusivamente alla Confederazione, ha ribadito come il Cantone Ticino si sia sempre adoperato per proporre soluzioni vicine agli interessi dei lavoratori tutti, inclusi quelli frontalieri, sia per quanto riguarda l'applicazione e il rispetto delle norme sanitarie (che dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono sempre ampiamente state rispettate), sia per agevolare la mobilità nell'interesse dei lavoratori stessi e delle imprese.

In questo senso l'Ufficio presidenziale ha potuto confermare la riapertura, il 4 maggio scorso, dei valichi di Brusino, Ligornetto e Ponte Cremenaga (oltre agli otto già aperti o parzialmente aperti) e ha ricordato che con questo provvedimento l’Amministrazione federale delle dogane ha potuto anticipare l'aumento del traffico transfrontaliero in seguito all'allentamento graduale delle restrizioni d'ingresso deciso dal Consiglio federale e in vigore dall'11 maggio scorso.

Contemporaneamente, l’Autorità cantonale ha ricordato la soluzione proposta dalla Società navigazione del Lago di Lugano, iscritta nel contesto del progetto Interreg LUPO finalizzato alla mobilità sostenibile transfrontaliera tra Lugano e Porto Ceresio, e volta a estendere fino a Melide, in via sperimentale per il mese di maggio, la tratta di navigazione lacuale Morcote–Porto Ceresio. L’Ufficio presidenziale ha sottolineato come il progetto, oltre a rappresentare uno strumento concreto di sviluppo territoriale, potrebbe rappresentare una valida alternativa al trasporto individuale su strada, in grado di consentire una riduzione delle tempistiche di raggiungimento del luogo di lavoro e una conseguente diminuzione del traffico e delle code.

Come già espresso in occasione dell’incontro avvenuto a Milano il 2 ottobre scorso, l’Ufficio presidenziale ha infine ribadito l’auspicio affinché tutte le pendenze inerenti la questione del Comune di Campione d’Italia vengano sanate al più presto dallo Stato italiano ed ha per questo chiesto l’appoggio dei colleghi lombardi.   

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