Il Comitato tecnico scientifico: "Tra 15 giorni avremo il quadruplo dei morti di oggi". "Se vogliamo contenere il virus, dobbiamo cedere quote di libertà"
ITALIA – L'Italia ha deciso per un nuovo allentamento delle misure dopo la preoccupante impennata di contagi da coronavirus. Il premier Giuseppe Conte ha annunciato ieri, in conferenza stampa, il nuovo Dpcm con il quale sono state rese ufficiali le nuove misure.
Delle restrizioni che, però, non trovano il totale appoggio del Comitato tecnico scientifico (cts), che chiedeva la chiusura di tutte le attività alle 22:00. Una sorta di coprifuoco, insomma, che Conte non ha voluto nemmeno prendere in considerazione. Gran parte delle attività, infatti, possono chiudere a mezzanotte.
Il Cts aveva chiesto più severità, altrimenti “tra due settimane andremo a sbattere contro un muro con oltre 16mila contagiati al giorno e una situazione ingestibile negli ospedali. I morti di oggi sono quelli che si sono ammalati due settimane fa. Tra 15 giorni avremo il quadruplo dei morti”.
In buona sostanza – sostengono gli scienziati –, “di questo passo i letti in cure intense saranno presto tutti occupati. E se vogliamo contenere il virus, dobbiamo cedere quote di libertà”, ha avvertito ieri il direttore del quotidiano La Stampa nel suo editoriale dando voce agli scienziati rimasti inascoltati dal Governo italiano.