CRONACA
Un Natale diverso: chi non vuole rinunciare a festeggiare, si trovi all'aperto
"Non bisogna aver paura di spiegare ai propri che si preferisce non festeggiare", ha detto Masserey. Il periodo delle festività è visto come critico ora che le curve stanno scendendo. Ma per chi vuole fare qualcosa, ecco i consigli

BERNA - Col Black Friday,  che stando al calendario sarebbe oggi ma che in realtà dura ormai da diversi giorni, inizia il periodo dedicato alle festività natalizie, intese sia dal punto di vista dei ritrovi e delle riunioni familiari sia da quello dello shopping. Per forza di cose, entrambi dovranno essere vissuti in modo diverso.

"Non siamo obbligati a festeggiare il Natale e non bisogna aver paura di spiegare ai propri parenti che si vuole rinunciare o rimandare i festeggiamenti”, ha detto oggi nella tradizionale conferenza stampa ì Virginie Masserey, responsabile della Sezione malattie infettive dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

Ma ovviamente la maggior parte di noi non vuole rinunciare, per cui l'UFSP ha dato alcuni consigli. Gli acquisti per i regali, come è già stato detto, dovrebbero essere fatti in anticipo.

Poi, ci si può ritrovare, ma è meglio farlo all'aperto, mangiando magari da asporto, facendo una passeggiata nella natura, andare coi bambini nei parchi e nei boschi piuttosto che negli affollati parchi giochi. Per gli eventi, meglio contenere al minimo il numero di persone (rispettando ovviamente il massimo di 5), tenerli possibilmente all'aperto e se proprio si deve mangiare al chiuso, avere un tavolo abbastanza grande da poter mangiare a 1,5 metri di distanza.

Ad ogni modo, i dati sono promettenti, le curve stanno scendendo ed anche per questo il periodo natalizio è guardato con particolare attenzione. 

L'invito è sempre di rispettare le misure, anche sulle piste da sci (tema discusso) e di farsi testare al minimo sintomo. 

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