CRONACA
Il quesito di Dadò: "Preservativi sì, ma libri no?"
Il presidente del PPD: "Per quanto possano essere generi indispensabili i primi, sarebbe bello che qualcuno ci spieghi perché..."

TICINO – Da oggi, in Svizzera, è scattato il ‘semi lockdown’. Negozi non essenziali chiusi e obbligo di telelavoro: queste le principali misure decise la scorsa settimana da Berna. Ma le proteste non sono mancate sui social. Non è stato difficile, infatti, imbattersi in fotografie di veicoli in colonna fin da prima mattina. Facili, quindi, le ironie sull’obbligo di telelavoro nella nostra Nazione.

Altre polemiche sono scaturite in merito alla lista dei prodotti considerati ‘essenziali’, e cioè liberamente vendibili nei negozi. “Preservativi sì, libri no?”, si chiede il presidente del PPD Fiorenzo Dadò in un post pubblicato su Facebook con fotografia allegata.

“Per quanto possano essere generi indispensabili i primi – scrive – sarebbe bello che qualcuno ci spieghi perché non lo dovrebbero essere anche i secondi. Lo spirito non ha lo stesso diritto di delizia del corpo? Chiedo per un amico”.

Tags

In Vetrina

IN VETRINA

Raiffeisen Lugano, da 50 anni la “banca delle persone”

17 GIUGNO 2025
IN VETRINA

Gehri Rivestimenti, dove la materia prende parola

02 MAGGIO 2025
IN VETRINA

Intrappolati nella rete: la dipendenza da internet e le sue insidie

04 APRILE 2025
IN VETRINA

Cieslakiewicz, l'anno d'oro di BancaStato e il commosso 'Grazie!' a Bernardino Bulla

14 MARZO 2025
IN VETRINA

Innovative, di design e ecosostenibili: ecco le superfici su misura firmate Gehri Rivestimenti

13 MARZO 2025
IN VETRINA

Tennis, attenzione agli infortuni: traumi acuti e da sovraccarico sotto la lente

12 MARZO 2025