CRONACA
Bataclan, il kamikaze superstite: "Trattato come un cane"
Il terrorista infiamma l'aula: "Siamo come dei cani qui". Le prime parole: "Non c'è altro Dio se non Allah"

PARIGI – Si è aperto ieri il maxi processo per l’attentato terroristico al Bataclan. In aula si è presentato anche l’unico kamikaze sopravvissuto Salah Abdeslam, che a un certo punto dell’udienza si è alzato in piedi e ha urlato “siamo come dei cani qui. Sono sei anni che vengo trattato come un cane”. E in aula è partito il caos. “Sei un porco, ecco perché”, ribatte qualcuno. “Bastava non aver ucciso 130 persone”, ribatte un altro.

Abdeslam rivolgendosi al presidente del tribunale: “Dopo la morte resusciteremo, e anche lei sarà chiamato a rendere conto”. Le sue prime parole al microfono prima di fornire le generalità sono state: “Vorrei testimoniare che non c’è altro Dio se non Allah”. E ancora: “La mia professione? Sono un combattente dello Stato Islamico”.

C’è anche chi ha attaccato l’avvocato difensore del terrorista. Ma la donna che lo difende ha puntualizzato che “non si difendono le cause, ma gli individui. Tutti hanno diritto a qualcuno che lo difendi”.

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