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Economia
28.12.2018 - 11:370

Babbo Natale ha fatto shopping in Ticino? Il bilancio non sorride, il futuro è un'incognita

Sommaruga di Federcommercio si dice contento se si riuscisse a contenere il regresso, mentre Lucibello di DISTI è moderatamente ottimista. Ma se in Svizzera nel periodo natalizio le vendite sono buone, in Ticino meno

BELLINZONA – Se in alcuni outlet e centri commerciali ticinesi ci sono già i saldi, scatenando la preoccupazione dei concorrenti oltre Confine, si cominciano a stilare i bilanci del periodo natalizio. In Svizzera il fatturato è cresciuto dell’1,2% rispetto all’anno prima, riporta il Corriere del Ticino, ma in Ticino il quadro sembra meno positivo.

Ricordiamo che quei pochi giorni di shopping sfrenato per i regali fa salire il fatturato di circa il 30-50% rispetto agli altri mesi, e non pochi sostengono che serva a salvare anche un intero anno. “Spesso rimango stupita dalle cifre positive sulla crescita economica in Svizzera, che a volte non riconosco se le confronto all’andamento che riscontro nel nostro territorio. Negli ultimi anni in Ticino abbiamo registrato un continuo regresso. Infatti non posso confermare per il Ticino il dato sulle vendite del commercio al dettaglio in Svizzera, salite dell’1,2% in ottobre. Da noi la situazione è meno buona”, spiega amaramente Lorenza Sommaruga di Federcommercio. 

Anche il futuro non pare roseo, dato che si dice contento se si riuscisse a contenere il regresso. A non aiutare ci sono il cambio, l’assenza di clienti italiani e la chiusura di vari negozi che rendono la scelta più limitata.

Di diverso parere Enzo Lucibello di DISTI. “Per quanto riguarda il futuro sono moderatamente ottimista. Gli acquisti su Internet hanno raggiunto secondo me una quota stabile, nel non food fra il 25 e il 40% del totale, e in futuro dovrebbe variare poco, contribuendo a stabilizzare un po’ le vendite dei negozi nei prossimi anni”.

Comunque, il non food ha conosciuto un regresso nel periodo natalizio rispetto agli anni precedenti, complice più che altro il mercato online, che per Lucibello è migliorato anche a livello di logistica e cambio merce. “I negozi tradizionali hanno ancora il vantaggio poter far provare il prodotto, di avere una spiegazione e una consulenza di vendita personallizzata. I due canali si stanno differenziando bene”, aggiunge.

Insomma, bilancio in chiaro-scuro. E i saldi lanciati subito dopo Natale senza dubbio indicano una voglia di aumentare il fatturato, sopperendo a qualche mancanza.

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