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20.02.2020 - 11:080

Non sono ancora 70mila ma quasi. Nel 2019 i frontalieri sono aumentati di poco meno del 10%

I lavoratori da oltre Confine in Ticino si sono attestati sui 67'878 unità, con un aumento del 9,7% rispetto a dicembre 2018. Più 12,4% nel terziario

BELLINZONA – Non è stata toccata la fatidica quota 70mila di cui spesso si è parlato. I frontalieri a fine 2019 in Ticino si sono attestati sui 67'878 unità, con un aumento del 9,7% rispetto a dicembre 2018.

In particolare, nel settore terziario, come riferisce l’ufficio Federale di Statistica, sono 43.795, in crescita del 12,4%. Aumentano anche nel secondario, del 5%, fermandosi a 23’535.

Divisi per sesso, prevalgono gli uomini: sono 41.720, mentre le donne sono 26.158.

Il dato è in crescita comunque in tutta la Svizzera. A fine 2019 erano 328.850 (+4,8%), di cui 220.266 (+5,5%) nel terziario, 106.510 (+3,5%) nel secondario e poco più di 2’000 (+5,8%) operano nel settore primario. Per quanto concerne le nazionalità, il 54,8% è domiciliato in Francia, 76’827 in Italia (di cui appunto 67’878 nel nostro Cantone) e 60’642 in Germania.

Il Ticino è la terza “regione” per numero di lavoratori frontalieri.

L’UST precisa di come “l’evoluzione del numero di frontalieri nel 2018 e 2019 è stata fortemente influenzata dal trattamento dei dati in sospeso nel sistema d'informazione centrale sulla migrazione SIMIC del Cantone Ticino e dunque la progressione attualmente indicata dalla statistica è superiore all’evoluzione reale” e “si impegna a individuare una soluzione per una correzione retroattiva di tali serie”.

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