COMANO – Nel pomeriggio, abbiamo contattato Maurizio Canetta per capire in che direzione volesse andare la RSI dopo il piano R presentato dalla SSR. Il direttore ci aveva rimandati alle decisioni che sarebbero state comunicate al personale attorno alle 17 in assemblea.
È la RSI, ovviamente, a riportarle per prima. Se in tutta la Svizzera i posti persi saranno 250, in Ticino si parla di una quarantina, che saranno “assorbiti nella stragrande maggioranza dei casi dalla rotazione naturale del personale. Licenziamenti non possono essere esclusi a priori, ma l'obiettivo evidentemente è quello di farne il minor numero possibile e poter davvero lavorare sulle partenze e sui pensionamenti volontari".
L’intervento sull’effettivo comincerà da gennaio e durerà quattro anni.
Per ora non verrà cancellata nessuna trasmissione, assicura Canetta, si dovranno ridurre però i loro costi, mentre si proseguirà anche col nuovo campus, con una maggiore densificazione però degli spazi rispetto al progetto iniziale.