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Sanità
08.03.2019 - 11:470

L'associazione delle Cliniche private svizzere stronca la pianificazione ospedaliera ticinese dopo la sentenza del Tribunale federale!

Durissima nota: "i Cantoni devono essere progressivamente esonerati da questa inaccettabile confusione di ruoli! Ospedali pubblici e privati devono essere trattati allo stesso modo, questa sentenza è positiva per tutti"

BELLINZONA – Le cliniche private vanno al contrattacco! Dopo la sentenza del Tribunale amministrativo Federale sulla pianificazione ospedaliera, non le mandano a dire, parlando di eccessivo dirigismo da parte dei Cantoni (non solo Ticino, ma la sentenza coinvolge anche Ginevra e Vaud) e chiedono che essi siano esonerati dalla gestione della sanità. 

“Concorrenza basata sulla qualità tra ospedali invece di politiche cantonali discri-minatorie: le pianificazioni ospedaliere basate sui budget globali non sono conformi alla legge”, si legge. “Con una ulteriore decisione di principio del 25.2.2019 (C-2229/2016), il Tribunale amministrativo federale ha stabilito che anche la pianificazione ospedaliera del Canton Ticino ha violato il diritto federale”.

Una sentenza che ha significato al di là del caso ticinese, perché chiarisce come “nella loro pianificazione ospedaliera, i Cantoni sono infatti tenuti a trattare gli ospedali pubblici e privati allo stesso modo, provvedendo affinché la concorrenza imperniata sulla qualità funzioni. Dopo una precedente decisione simile per il Canton Ginevra, ora deve essere chiaro anche a livello federale che non è lecito seguire l’esempio errato dei Cantoni Ginevra, Vaud e Ticino con i loro budget globali e politiche dirigistiche e discriminatorie”.

“La tenacia di alcune cliniche private ticinesi ha dato i suoi frutti: in seguito alla decisione della massima istanza giudiziaria, anche il Canton Ticino dovrà rivedere la propria pianificazione ospedaliera, adeguan-dola alle disposizioni della LAMal a favore della concorrenza”, prosegue la nota. 

Cosa si evince esattamente dalla sentenza?

“1. la pianificazione del fabbisogno non è stata eseguita in conformità alla LAMal;

2. l’esame dell’economicità non è conforme a quanto prescritto dalla LAMal;

3. i confronti qualitativi non sono stati effettuati secondo le disposizioni del diritto federale;

4. la suddivisione dei mandati di prestazioni tra l’Ente Ospedaliero Cantonale e i privati non è stata corretta e ha violato le disposizioni in materia di pianificazione ospedaliera”.

Le cliniche private incalzano: “Con ciò si conferma che gli ospedali pubblici e quelli privati devono essere trattati allo stesso modo, anche laddove i cantoni gestiscono i mandati di prestazione e le quantità. La massima istanza giudiziaria ha riconosciuto che le pianificazioni ospedaliere dei cantoni Ginevra, Vaud e Ticino, basate su una gestione dirigistica di prestazioni e quantità mediante budget globali, violano il diritto federale. Per le riforme di politica sanitaria in programma ciò significa che tale modo di procedere errato non può più essere preso in considerazione”.

E poi i siluri finali. “La decisione di principio del Tribunale amministrativo federale dimostra ancora una volta che il ruolo multiplo che i Cantoni assumono in ambito ospedaliero - sono committenti, finanziatori, proprietari, fornitori di prestazioni, autorità di vigilanza, approvatori delle tariffe e pianificatori - è inadeguato e ingestibile. Le sentenze evidenziano come i Cantoni debbano progressivamente essere esonerati da questa inaccettabile confusione di ruoli”

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