In Vetrina
18.12.2023 - 08:580
 

Gehri cambia volto: sarà una boutique dei rivestimenti. E per il 2024 si punta su tinte delicate e nuove tecnologie

Deborah Gehri ci guida nei rinnovati spazi dello showroom, alla scoperta di materiali e abbinamenti di tendenza. E sullo scenario economico attuale: “Anche se il settore è in sofferenza, bisogna lavorare in modo anticiclico e rendersi attrattivi”

PORZA - Siamo abituati a conoscere la Gehri Rivestimenti come un’azienda dinamica e innovativa, sempre al passo con le ultime tendenze del mercato e con una spiccata responsabilità d’impresa, attenta alla sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Periodicamente gli showroom aziendali vengono rinnovati, in parte o totalmente, e di recente è stato ultimato il restyling della sala mostra principale.

Deborah Gehri, responsabile commerciale di Gehri Rivestimenti ci porta virtualmente nel loro showroom alla scoperta dei nuovi materiali e degli abbinamenti di tendenza, pensati per ogni esigenza, stile e gusto. 

Come sarà l’ambiente che accoglierà i vostri clienti d’ora in poi?

Pensando al restyling della nostra sala mostra principale, il nostro desiderio era quello di riuscire a trasmettere al cliente l’idea di entrare in una boutique dei rivestimenti e non nel classico negozio di piastrelle. L’obiettivo è quello di creare un’esperienza unica e immersiva per chi viene a trovarci.

Gli ambienti sono stati pensati in modo che possano accogliere il visitatore simulando piccole aree domestiche, così come il metodo espositivo dei prodotti imita quello di boutique di lusso. Pochi elementi ben pensati, come vassoi di velluto su cui posare i campioni e proporre abbinamenti e un accento su nuove tecnologie come Hypertouch, brevetto a scomparsa applicabile sulle lastre ceramiche per gestire, ad esempio, l’accensione o lo spegnimento di luci.

A livello di prodotti, materiali e brand, quali sono le novità reperibili nella vostra già variegata gamma?

Dal 2023 siamo felici di aver ampliato la nostra offerta con Edimax Ceramiche Astor, di cui abbiamo l’esclusiva per il Ticino. Abbiamo deciso di iniziare questa collaborazione in quanto da subito abbiamo colto l’innovazione nel design delle loro piastrelle. Grazie alla tecnologia 3D Shaped le superfici appaiono tridimensionali, ogni dettaglio, ogni venatura prende colore, forma e struttura. I rivestimenti ceramici sempre più riescono a riprodurre fedelmente la realtà facendo coincidere struttura e grafica. 

Tendenze per il 2024: quali materiali e colori saranno di moda?

È il momento dei colori desaturati, delle tinte unite polverose, delicate e avvolgenti, il più naturali possibile. Tra queste spiccano la serie Boost Color di Atlas Concorde e la serie Balance di Graniti Fiandre. Tra i punti di forza di queste colorazioni vi sono l’abbinabilità con colori tenui e sobri, la versatilità, la progettazione modulata del colore, l’armonia delle cromie crea un’eleganza contemporanea e affascinante.

Per chi ama contrasti più accesi possiamo trovare i colori speziati o le bellissime e calde tinte della terra che richiamano ed evocano uno stile oriental-mediterraneo. Alcune proposte in tal senso sono le collezioni Aromas e Terra di Gigacer, o la serie Nostalgia di Coem.

Fine anno, tempo di bilanci: come si è comportato il vostro settore nel corso del 2023 nello scenario economico ticinese, svizzero e internazionale?

Siamo in una fase in cui il settore dell’edilizia abitativa è in sofferenza. L’esplosione dei tassi ipotecari ha determinato una brusca frenata e scoraggia investitori e potenziali clienti. Piuttosto sintomatico di quanto accade è il dato statistico reso noto delle dogane per le importazioni di materiale ceramico e vetroso del 1Settembre 2023, che attesta un minor volume del 22% e in metri quadrati un minor valore del 15,18%. Dato che certifica l’aumento di costi della ceramica intervenuti dopo il periodo della pandemia. Un altro dato di importante lettura è quello che conferma la frenata in corso del settore della costruzione a livello svizzero dove gli ordinativi su base annua sono diminuiti del 9%.

Ciò che rimarchiamo dal nostro osservatorio è che il settore del lusso continua a non conoscere crisi e che per noi quest’anno sono nuovamente aumentati i lavori fuori cantore di un certo livello. Non vogliamo essere pessimisti però, anni di freno ci sono già stati, è periodico, bisogna saper lavorare con un sistema anticiclico e positivo come abbiamo sempre fatto, non fermare l’innovazione e lavorare per migliorarsi sempre più internamente e rendersi più attrattivi, anche quando il mercato è in forte variazione come ultimamente.

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