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06.02.2018 - 14:450
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

100 ore di diretta per un record. I Blues Brothers, "l'ingrediente vincente sarà la nostra amicizia. Temiamo la mancanza di sonno e la stanza chiusa"

Maxi B e Michael Casanova si stanno preparando per cercare di entrare nel Guinnes dei Primati. "Il nostro scopo è far sorridere la gente, sembra facile ma non lo è. Siamo conosciuti per provare sempre a uscire dagli schemi, è la nostra attitudine". Ecco come gestiranno i giorni, "veniteci a trovare, è un mini reality"

MELIDE – Quando li chiamiamo, Maxi B e Michael Casanova, ovvero i Blues Brothers, sono in radio, insieme. Il loro tentativo di record mondiale si avvicina, e ci confidano i timori, le insidie, la preparazione, e l’ingrediente che li aiuterà a entrare nel Guinnes dei Primati: l’amicizia fra loro.

In un’intervista a due voci, raccontano i motivi che li hanno spinti a provare a sfidare questo record. In diretta su Radio 3iii, cercheranno di resistere per 100 ore, a partire dal 10 febbraio alle ore 12.00, con delle finestre in diretta sia su TeleTicino (compresa l'intera notte) e sui siti ticinonews.ch, del CdT e di Radio 3iii.

Spiegateci in che cosa consiste il record…
Michael: “Dobbiamo superare le 100 ore di diretta radiofonica, superando un record del 2015 di due speaker del Belgio. Ci sono delle regole rigide, in particolare quella per cui si può riposare per 5 minuti all’ora, anche cumulabili. Sta a noi trovare la strategia migliore”.

Maxi: “Per dormire un’ora, bisognerebbe stare in radio 12 ore filate. Calcola però che nell’ora è compreso anche il tempo per i bisogni fisiologici, pur organizzandoli qualche minuto si spreca, e si rischia di arrivare dopo 12 ore avendo solo 35 minuti per dormire. La cosa difficile è quella, capire come gestire il sonno. Dicono, non l’abbiamo ancora provato, che a un certo punto, quando manca il sonno subentra un’ebbrezza strana dove si straparla e si ride… ma noi siamo in diretta, per cui siamo un po’ preoccupati. I minuti di sonno ovviamente vanno fatti contemporaneamente, la pausa sono gli unici momenti in cui possiamo lasciare lo studio, che misura circa quattro metri per sei, con una finestra che non possiamo aprire, e ci sarà anche un’aria abbastanza particolare”.

E per il cibo, come funziona? Potete mangiare quando volete?
Maxi: "Abbiamo la fortuna di avere la partnership di Fit, un’applicazione in società col Ciani, che prepara un piano con gli orari. Ci hanno consigliato cibi che non danno sonnolenza, come i carboidrati. Invece di tre pasti faremo sei spuntini, ovvero si mangerà più volte e meno per volta. Non ci sono regole in merito, però ce le imponiamo noi. La dottoressa Raimondi, esperta del sonno, che ci segue, ci consiglia di mangiare tanta frutta, verdure, molte proteine, poco alla volta, per restare svegli. La difficoltà appunto sarà il fatto che il corpo è privo di sonno rischia di crollare: cioè, dormi e basta, anche se uno viene scosso continua a dormire”.

Come mai vi è venuta questa idea di tentare il record?
Michael: “Perché col nostro programma ‘Non c’è niente da fare’ abbiamo provato a battere alcuni record fasulli, un po’ colorati, come i 100 metri con le pinne o con la sedie dell’ufficio, o il maggior numero di gavettoni in un minuto. Da lì ci siamo detti perché non provare fare qualcosa di più serio e legato alla radio. Abbiamo così pensato di costruire un mini reality di quattro giorni, con la radio”.

Maxi: “Noi siamo conosciuti per cercare di uscire dagli schemi. Già il nostro lavoro è così, non segue schemi precisi, però a noi in particolare piace metterci a confronto con altre situazioni. Lo abbiamo fatto con due stupidaggini, pensiamo al criceto e al tapis roulant, che anche Fiorello aveva voluto in trasmissione. Sono piccole cose che bucano lo schermo e colpiscono e rendono il tutto meno prevedibile. Cerchiamo qualcosa che ci metta alla prova, siamo così di carattere”.

Come saranno impostati i quattro giorni di diretta? Ci saranno le finestre informative classiche e degli ospiti oppure solo voi e musica?
Maxi: “Musica e noi in quantità industriale, per la gioia di qualcuno e la non gioia di qualcuno. Avremo tanti ospiti, fra cui lo chef stellato Albrici che verrà a cucinare in diretta, qualche politico e artista che verranno a trovarci, ci sarà anche una guggen che proverà a tenerci svegli per una mezz’ora! E, cosa più importante, avremo delle finestre in cui il pubblico potrà venire a trovarci. Usando una parola forte, siamo drogati del nostro pubblico, a cui siamo molto vicini grazie ai social, e vogliamo che ci vedano, anche se saremo distrutti e stanchi, dato che ci siamo sempre mostrati come siamo. Stiamo già lavorando sugli argomenti da trattare, ma ci saranno comunque i colleghi della radio, che potranno entrare come ospiti e discutere con noi, altrimenti si rischia che il tutto diventi monotono”.

Come vi state preparando?
Maxi: “Per quanto riguarda me, che sono il meno sportivo, sto andando a camminare tutti i giorni per essere più pronto possibile fisicamente. Ci hanno spiegato che è inutile dormire una settimana, perché il sonno non si accumula. Dobbiamo arrivare il più riposati e il più tranquilli possibile, per il resto sarà la forza della coppia a fare la differenza. Quando uno dei due avrà una crisi toccherà all’altro tenerlo su ed essere coraggioso. Il fulcro di tutto saranno l’amicizia e la collaborazione”.

Michael: “La tensione che si avverte è la stessa dei pre-partita quando giocavo a calcio…”.

Vi lancio una provocazione: il tentativo di record avverrà poco prima della votazione su No Billag, volete lanciare un messaggio a favore della radio e del canone?
Maxi: “Prendiamo la provocazione in modo molto leggero. Non c’è bisogno di dire che cosa pensiamo di votare, dato che la votazione non c’entra solo col servizio pubblico ma anche con le radio private. Come Blues Brothers abbiamo sempre lo scopo di far sorridere le persone, la gente ne ha bisogno, soprattutto quando ascolta la radio. Il nostro compito è farle sorridere…”

Michael: “Portare leggezza”.

Maxi: “Sì, e ti garantisco che non è facile. E dimostriamo che chi fa radio deve impegnarsi tanto quanto chi fa un altro lavoro, magari più importante e difficile. Far star bene non è semplice. Già facendo il nostro e cercando di avere delle buone idee pensiamo di poter dare una buona immagine della radio e della comunicazione”.

Se riuscite a battere il record, come pensate di festeggiare?
Maxi: “Ci piacerebbe festeggiare al momento. Ci sarà un giudice molto noto, che ha partecipato anche alla trasmissioni con Gerry Scotti e ci dirà se il record è raggiunto. Vorremmo celebrare tutto qui, con la gente della radio e col pubblico. Anche perché il giorno dopo saremo in letargo, immagino… Non vogliamo pensare troppo, è una di quelle cose che va vissuta, che vada bene o vada male già il provarci dimostra una certa attitudine. Farcela è un sogno di entrambi e di tutta la radio”.

E noi facciamo un grosso in bocca al lupo ai Blues Brothers!

Paola Bernasconi
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