LUGANO - Sta gettando nello scompiglio il Vaticano e dividendo l’opinione pubblica il coming out di monsignor Krzysztof Charamsa, 43 anni, ufficiale della Congregazione per la Dottrina della Fede. In un’intervista al Corriere della Sera l’alto prelato ha svelato la sua omosessualità e confessato di avere un compagno.Monsignor Charamsa – svela oggi Il Caffè – ha studiato a Lugano dal 1993 al 1997, alla facoltà di Teologia. «L'ho conosciuto da seminarista, quando venne a studiare qui da noi», ha dichiarato don Azzolino Chiappini, rettore della facoltà fino a poco tempo fa. «Lo ricordo come un seminarista esemplare, molto applicato nello studio. Un preludio alle ottime posizioni che ha poi raggiunto nella Curia vaticana».«È chiaramente una situazione irregolare», ha dichiarato il teologo Alberto Bondolfi, professore di etica all'università di Ginevra, non vedendo nulla di strano nella reazione della Santa Sede. «Non ci si può aspettare che il Vaticano approvi questa condotta. Non è previsto nella Chiesa cattolica che uno conviva con un'altra persona, né dello stesso sesso, né dell'altro sesso».Di tutt’altro avviso Donatella Zappa, coordinatrice di Imbarco Immediato (l'associazione gay lesbica della Svizzera italiana). «La Chiesa ha dimostrato finalmente da che parte sta, quella che è. Che è contro l'omosessualità, che la ritiene peccato e impossibile da conciliare con un incarico ecclesiastico». E ancora, «il prete ha scelto di vivere con coerenza, ha fatto un doppio atto di fede verso se stesso, visto che viveva due volte nella menzogna: era omosessuale e conviveva con un uomo.Una dichiarazione di questo tipo come sacerdote, quindi in contraddizione con la promessa fatta, mi sembra ancora più coraggiosa. Stupirsi perché la Chiesa lo sospenda mi sembra sciocco».