La FIA interroga il circuito

LUGANO - Ieri a Lugano si aggiravano, armati di metro a rotella, una decina di persone. Erano funzionari della FIA. Federazione Internazionale dell'Automobile, e hanno verificato il percorso proposto dalla città per il tanto desiderato Gran Premio di Formula E. Gli ostacoli verso il sogno sono parecchi, nonostante la lettera d'intenti della FIA. Oltre al finanziamento di 10 milioni, serve l'omologazione del tracciato. «Nella raccolta dei finanziamenti siamo a un punto molto buono, ma gli sponsor ovviamente aspettano di vedere l’omologazione del circuito», ha spiegato a La Regione il sindaco Marco Borradori. Dunque, prima si deve ricevere il pollice verde per il tracciato. «L’impressione da parte della FIA è molto positiva. Un punto su cui non si può transigere è la sicurezza, quindi gli ostacoli da rimuovere, l’accesso delle ambulanze e le vie di fuga», ha proseguito Borradori. L'attenzione dei funzionari, infatti, si è concentrata sull'area del centro esposizioni, dove sarebbero previsti i box per il cambio di auto, che in questo campionato avviene a metà gara. Non si sa ancora bene come e dove sarà orientata la pit lane: vi sarebbero al riguardo diverse opzioni. Ciò che si può escludere è che si allunghi il circuito dentro il quartiere di Cassarate, perché la strada sarebbe troppo stretta. Quello delle dimensioni è un problema che si pone anche in altri punti, e non è difficile ipotizzare che il comune di Lugano debba tagliare alcuni alberi. Borradori ha affermato di conoscere la sensibilità dei cittadini al proposito, e ha promesso che qualsiasi pianta tagliata venga poi ripiantata altrove.