«Il disavanzo è un po'minore, ma anche Castione non ha accettato il progetto aggregativo. Potenzialmente a Castione si pensava a qualcosa di meglio, non che passasse ma con un divario minore, mentre Arbedo comunque numericamente è stata una sorpresa. Anche a Castione ha prevalso la paura, quella di sapere cosa si lascia e non a che cosa si va incontro, oltre al voto di pancia, dettato da problemi minori, penso per esempio al servizio invernale che si temeva non sarebbe più passato. Castione ha la zona industriale, che in ogni caso anche adesso non decolla. Lo Stato non ha ancora riconsegnato la pianificazione. Si dovrà leggere cosa esce dal Consiglio di Stato in funzione del PR, che non sappiamo quali modifiche subirà. Si dovrà ricominciare da capo ad analizzare i piani regolatori».