CHIASSO - Moreno Colombo ha detto no, e Chiasso dunque avrà un nuovo sindaco. Sarà ancora liberale? L'addio dell'uscente e la forte crescita della Lega alle federali, con Roberta Pantani che probabilmente si ricandiderà, non possono far dormire sonni tranquilli al partito, il quale dovrà trovare candidati per una lista forte.«Fino al momento in cui Moreno non avesse sciolto le sue riserve non potevamo muoverci», ci ha detto il presidente sezionale di Chiasso, Mariano Musso. «La sua scelta ovviamente ci dispiace. Nella coscienza pensavo si ritirasse, speravo che la risposta fosse diversa, ma la decisione va accettata. Ora siamo in attesa del vice sindaco». Stefano Camponovo, infatti, in un primo momento aveva detto che avrebbe continuato assieme a Colombo. Ora in due-tre settimane dovrebbe a sua volta sciogliere le riserve. Se si mettesse in gioco, il PLR punterebbe su di lui. «Conosce il Municipio ed è una persona capace e competente, la città ha bisogno di lui o quanto meno di qualcuno come lui. Ci auguriamo sia lui».

«Come abbiamo fatto con chiunque ambisca al Municipio, è stata ascoltata. Sarà la commissione cerca a decidere e poi l'Assemblea ratificherà. Lei è una delle persone che potrebbe entrare in lista. Nomi a sorpresa? Parlare di gente ancora in stand by e che sta riflettendo non è corretto. Posso solo dire che stiamo lavorando».

«Ogni gruppo politico calerà i suoi assi e ci si confronterà davanti ai cittadini che decideranno da chi vorranno essere comandati e chi vorranno come sindaco. Dire oggi se siamo preoccupati o no e chi sarà il sindaco è difficile. La signora Pantani è certamente una figura importante della città».

«Sono diversi fattori messi assieme. Pantani si ricandidava e questo le dava un vantaggio, chi la voleva a Berna l'ha votata. Mancava nel PLR un personaggio del Mendrisiotto, e i preferenziali che vengono da tutti i partiti sono andati ai candidati di riferimento della regione, penso anche a Marco Romano. Quando sono stati scelti i candidati io, e non solo io, sono intervenuto, in modo abbastanza energico nelle sedi opportune, senza uscire sulla stampa. Era un momento in cui si poteva ancora cambiare».

«Non ho rancori, indubbiamente il Mendrisiotto non è stato contentissimo delle scelte effettuate dalla commissione cerca o dai vertici. Si poteva riflettere meglio: se gli altri partiti mettevano in lista personaggi importanti della regione e noi no, i risultati che arrivano sono quelli che abbiamo visto. Credo che una grossa mano l'abbiamo data noi stessi, non facendo nulla».

«Il centro rifugiati ormai c'è da cinquant'anni ed è inutile parlarne, rimarrà a Chiasso. A parte i problemi di un paio d'anni fa, la situazione è fluida. Chiasso ha sul tavolo diversi progetti approvati per il prossimo quadriennio, di lavoro da fare ce n'è parecchio, oltre ad amministrare la città e a fare in modo che i cittadini possano vivere in un Comune dove c'è tutto. Da noi non manca nulla, e cercheremo di mantenere ciò che abbiamo. Le finanze tutto sommato sono migliorate, non abbiamo più periodi neri come qualche anno fa. Si sta discutendo del piano particolareggiato per la città».