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Cronaca
25.02.2016 - 16:120
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

La carica dei 62'478. Eppure sono diminuiti

In Svizzera cresce il numero di frontalieri, mentre in Ticino si è visto un piccolo calo fra il terzo e il quarto trimestre del 2015

BELLINZONA - In Ticino si fa un gran parlare di frontalieri, eppure, al contrario di quanto accaduto nel resto della Svizzera, essi nel quarto trimestre del 2015 sono calati. In tutto il Paese si è osservato un aumento del 3,7%. I dati sono stati resi noti oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST). I lavoratori residenti in Italia che operano nel nostro Cantone sono, secondo i dati aggiornati, 62'478, 148 in meno tra il terzo e il quarto trimestre, quando il record era stato registrato nel quarto trimestre del 2014 con 63'078 persone. Come detto, il resto della Svizzera ha visto un aumento importante, concentrato soprattutto nel settore terziario. In particolare, sono cresciuti i lavoratori non qualificati, oltre che in chi opera in ufficio e affini e nei servizi e nella vendita. Il maggior numero di frontalieri presenti in Svizzera risiede in Francia, con un aumento del 5% in un anno, mentre gli italiani sono al secondo posto e sono stabili. Dietro di essi, crescono anche tedeschi e austriaci. Da quando è entrata in vigore la libera circolazione con l'UE i frontalieri in Ticino sono quasi raddoppiati: nel 2002 erano infatti 32'792.
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