CAMORINO - Il sindaco se ne va, sbattendo la porta. Athos Maranta, alla testa dell'esecutivo comunale da poco più di un anno, dal 30 aprile non sarà più alla guida del Municipio di Camorino: si è dimesso nei giorni scorsi, comunicando la sua decisione al termine della seduta del Consiglio comunale.Per saperne di più, abbiamo interpellato lo stesso Maranta. «Le uniche cose che dichiaro sono quelle comunicate al Consiglio comunale martedì», ci dice, citando testualmente: «colgo l'occasione della seduta in Consiglio comunale per comunicare che l'obiettivo principale che mi ero posto in merito all'aggregazione è stato raggiunto. Ne avrei ancora molti altri a cui ambire per il bene della comunità di Camorino, tuttavia inaspettati problemi, soprattutto di salute, non mi consentono di dar seguito contemporaneamente alle accresciute pressioni professionali e agli impegni politici, per cui a malincuore ho deciso di rassegnare le dimissioni con effetto 30 aprile».Pur davanti al suo non voler aggiungere altro per non fomentare polemiche, insistiamo: come mai i giornali scrivono di rapporti difficili coi colleghi? Gli insulti ci sono stati oppure no? «Non voglio entrare nel merito degli articoli», taglia corto Maranta.Il subentrante in Municipio, se accetterà, sarà Aris Mozzini. Mentre per la carica di sindaco occorrerà vedere se più di un municipale rivendicherà la carica. In tal caso ci sarebbe un ballottaggio, e sarebbe addirittura il terzo in una sola legislatura: un vero e proprio record! Infatti nel 2012 si svolse il ballottaggio fra il sindaco uscente Vincenzo Mozzini (PLR) e Carlo Donadini (già sindaco PPD per un ventennio, a lungo anche in Gran Consiglio e nel 1995 candidato al Consiglio di Stato, e ora eletto su una lista civica in rottura con il suo precedente partito). Poi lo scorso anno, a seguito delle dimissioni di Mozzini, il ballottaggio fra Maranta e Donadini, che rimediò in questo caso una "scoppola" dagli elettori. Ed ora non è da escludere che da una parte il PLR, come partito di maggioranza, avanzi una sua candidatura, e dall'altra Donadini ritenti per l'ennesima volta il colpo.Per fortuna - si mormora in paese - il "cinema" dovrebbe concludersi l'anno prossimo, quando il Comune confluirà nella Nuova Bellinzona.