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Cronaca
04.03.2016 - 14:420
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

Per il momento, la Svizzera sceglie la clausola di salvaguardia unilaterale

L'obiettivo rimane quello di trovare un'intesa con l'UE. Si propongono contingenti per i lavoratori stranieri in caso di superamento di una soglia da stabilire

BERNA - Il Consiglio Federale ha diramato il progetto di legge su come intende applicare quanto votato il 9 febbraio: proposta una clausola di salvaguardia unilaterale, anche se si punta ancora a trovare un'intesa con l'UE. Oggi il Consiglio Federale ha adottato diversi disegni di legge da sottoporre al Parlamento e tesi ad attuare le disposizioni costituzionali sull’immigrazione. L'interesse primario è raggiungere un accordo con l'Unione Europea, ma visto che non è ancora stata trovata un'intesa in tal senso, come annunciato, propone ora di regolare l’immigrazione con una clausola di salvaguardia unilaterale: una volta superata una determinata soglia, il Consiglio federale dovrà fissare tetti massimi annui. A quanto corrisponderà questa soglia? Non viene precisato nel comunicato stampa emanato nel pomeriggio, ma il suo valore dovrebbe venir fissato in anticipo dal Consiglio Federale in base a un periodo temporale (per esempio, un anno) e il numero di immigrati, famigliari compresi, provenienti dall'UE e dai paesi AELS. Per calcolare questo numero, si potrebbe tener conto del saldo migratorio, soluzione per cui l'Esecutivo propenderebbe, oppure del numero di permessi di soggiorno rilasciati. Raggiunto un certo numero, per l'anno successivo verrebbero fissati dei contingenti per i lavoratori provenienti dai paesi UE e AELS. Dopo sei mesi, ovvero al primo giugno, si controllerebbe se la soglia è stata superata, e in caso affermativo le misure resterebbero in vigore sino alla fine dell'anno. Non sono state le uniche decisioni in materia di immigrazione emanate dal Consiglio Federale oggi. Per sfruttare meglio il potenziale di lavoratori residenti in Svizzera, si intende inoltre agevolare l’accesso a un’attività lucrativa alle persone del settore dell’asilo che possono rimanere in Svizzera, e nel contempo è stata adottata una modifica della legge federale sugli stranieri volta a impedire che gli stranieri in cerca di lavoro percepiscano prestazioni di aiuto sociale. Come già riportato in mattinata da alcuni media, è stato adottato il messaggio sull’estensione dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC) alla Croazia. Per quanto concerne i bilaterali, non verranno discussi finché non sarà chiarita la posizione della Gran Bretagna all'interno dell'UE. L'obiettivo della Svizzera è di far entrare in vigore le decisioni prese, volte ad applicare il voto sull'iniziativa UDC del 9 febbraio 2013, a partire da settembre 2017.
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