CRONACA
Sorpresa: i musulmani non sono più praticanti dei cattolici
Uno studio rivela le tendenza religiose degli svizzeri. In molti credono in persone capaci di preveggenza e guarigione, e la maggior parte frequenta i luoghi di culto in occasioni particolari
NEUCHÂTEL - Il rapporto dell'uomo con la religione è mutato nel tempo? Chi crede, e in che cosa crede? Come partecipa alla vita spirituale della sua comunità? Uno studio del 2014 e pubblicato ora, realizzato su un campione di 16'487 persone, ha provato a dare le risposte.Esiste un solo Dio? Per circa un cattolico e un protestante su due sì, mentre ne sono convinti il 90% dei musulmani e il 92% degli evangelici. I luoghi di culto si associano e si frequentano più che altro in occasione di cerimonie, per esempio matrimoni, funerali e battesimi. Il 71% degli intervistati infatti vi si è recato al massimo cinque volte in un anno e nell'87% dei casi lo ha fatto per circostanze del genere. Per contro, solo il 12% dei musulmani e il 14% de cattolici ci vanno almeno una volta alla settimana. Sorprende il dato secondo cui il 46% dei musulmani non ci è andato negli ultimi dodici mesi: una quota superata solo, ed era prevedibile, da chi si ritiene senza confessione. Per quanto concerne la preghiera, il 30% dei cattolici lo fa tutti i giorni o quasi. Minore la percentuale di musulmani, il 17%, e addirittura il 40% di chi crede nell'Islam non lo ha mai fatto nell'ultimo anno. Invece, il 72% degli evangelici va ad una funzione religiosa almeno una volta alla settimana e il 51% prega quotidianamente o quasi.Le donne sono più religiose degli uomini: pregano di più, e oltre la metà di loro ritiene che esistano persone con il dono della guarigione e della preveggenza. Facendo una media fra uomini e donne, quasi il 50% ci crede, mentre quasi il 60% delle donne pensa che ci siano angeli o essere soprannaturali che vegliano su di noi e un terzo di loro pratica con intento spirituale tecniche legate alla respirazione e il movimento. I guaritori sono ancora però poco diffusi: ne fanno ricorso di più, come noto, gli Svizzeri francesi, in media sono il 7% coloro che si sono rivolti a persone del genere. Attorno al 20% si situa l'uso di oggetti o pratiche porta fortuna.Come comprensibile, ci si rifugia nella religione in particolar modo nei momenti difficili della vita: è l'opinione del 56% delle persone intervistate, e il 47% ritiene importante il mondo spirituale in caso di malattia. La dimensione spirituale influenza poco la vita sessuale, solo per il 16% dei partecipanti allo studio. E chi non crede? Il 22% delle persone interrogate non si riconoscono in una religione, ma solo il 30% di essi è ateo e il 25% agnostico. Anche fra questi individui un terzo ritiene che vi sia un essere spirituale a guidarci e il 40% crede in chi può prevedere il futuro o guarire. Insomma, i dati parlano abbastanza chiaro: i musulmani non sono più "fanatici" di altri, anzi, sono fra i credenti meno praticanti, almeno in Svizzera. E in molti credono in persone con doni particolari, seppur ne facciano ricorso in pochi (il sondaggio non domanda chi si reca da chi opera con l'esoterismo, come cartomanzia, ma si limita ai guaritori).
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