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Cronaca
04.07.2016 - 11:150
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

«Una SA non vuol dire privatizzare»

Il pipidino Marco Romano ha ereditato da Robbiani la gestione delle AIM e vuole un cambio di ragione sociale entro la fine dell'anno. All'orizzonte c'è un progetto con le FFS

MENDRISIO - Ci sono novità importanti in vista per le Aziende industriali di Mendrisio (AIM). Dopo il cambio di gestione al Dicastero, passato dal leghista Massimiliano Robbiani al pipidino Marco Romano, entro fine anno si vorrebbe passare alla forma giuridica della SA. Romano ha intenzione anche di modificare qualcosa nella gestione dei conti. «Ho leggermente adattato l’approccio. Probabilmente arriveremo con qualche novità di impostazione a livello numerico nella relazione dei flussi finanziari fra Comune e Aziende: ho un paio di scenari da sottoporre durante l’estate al Municipio. Un esercizio che, a mio parere, può generare degli influssi positivi sui conti del Comune», ha detto a La Regione. Tornando alla forma giuridica, Romano ha intenzione di sedersi al tavolo con le parti sociali per rivedere il contratto collettivo. Il personale è già stato informato e pare condividere. Il percorso dovrebbe prevedere il passaggio in Gestione a fine estate dove verrebbe presentata la nuova impostazione e poi in Consiglio Comunale. In molti confondono la società anonima con la privatizzazione. «Bisogna sfatare il mito: qui società anonima non vuol dire privato. Una SA detenuta al 100% dal Comune è una Sa con un azionariato totalmente pubblico. Resta un gioiello di famiglia che avrà una forma giuridica diversa. Poi è giusto discuterne. Ma parlare di privatizzazione, ribadisco, è un errore concettuale. Non c’è mezza volontà di fare un passo più in là: anche perché non c’è né necessità, né interesse», ha spiegato Romano. Gli attori con cui le AIM devono rapportarsi sono quasi tutti delle SA, mentre a Mendrisio si opera con in vigore una legge vecchia di quasi un secolo. La Città intanto è pronta a far partire un progetto in collaborazione con le FFS, come ha svelato lo stesso Romano. «In effetti, sta partendo un grosso progetto che vede collaborare le AIM con le FFS. Ci si prefigge di realizzare una sottocentrale in grado di supportare l’aumento di treni generato da AlpTransit, che chiede un potenziamento della linea. Le Ferrovie hanno quindi in programma un grosso investimento in zona Tana, e Mendrisio potrà approfittarne per le sue esigenze. Se ci fossimo mossi separatamente l’opera ci sarebbe costata decisamente di più. Inoltre, il partner federale coprirà tutta una serie di costi che andranno anche a beneficio del Comune». Il passaggio dal Consiglio Comunale è però obbligatorio: la SA urge.
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