, che avevano trovato troppo comodo un atteggiamento che Dadò ha definito puerile. In particolare, parlando ai microfoni di Tele Ticino, non avevano gradito la frase relativa al funzionario italiano, sostenendo che potesse fomentare il razzismo (il primo) e screditare con un singolo individuo tutta la comunità italiana (il secondo). «Non bisogna trasformare la questione in una caccia alle streghe», ha detto invece