“Ma perché si è andati a votare lo scorso 25 settembre? A cosa è servito dire sì all’iniziativa popolare “Prima i nostri”?”, si chiede. Il lavoro della Commissione che, sottolinea, si è impegnata, “quasi nulla potrà cambiare da un punto di vista sostanziale da quanto già non si facci”. Gli atti parlamentari presentati, infatti, vanno tutti a toccare il settore pubblico o parapubblico, dove i frontalieri non sono moltissimi.