“Sono sereno. Certo, avrei preferito se avessimo raccolto 50'000 firme ma ero consapevole delle difficoltà. Un singolo cittadino, anche con l’aiuto di un comitato e volontari, non può farcela da solo. In media, una persona riesce a raccogliere circa 10 firme all’ora, una sessantina in una giornata. In 100 giorni, lavorando senza sosta tutti i giorni tranne che nei fine settimana, una persona potrebbe perciò raccogliere al massimo 5'000 firme. Alla fine, togliendo le firme non valide, io ne ho consegnate circa la metà. A ciò si aggiungono le firme di altri due comitati ma anche del PPD ticinese. Trovo che sia un risultato lodevole. Ho un lavoro al 100% e una famiglia con tre bambini piccoli e quindi non potevo certo dedicare tutto il mio tempo solo a questo referendum. Sono enormemente grato ai membri del mio Comitato e ad altri volontari che mi hanno dato una mano. Un po’ deluso sono semmai del fatto che tanti politici, che dal 9 febbraio 2014 in poi ci hanno sempre detto che era importante che il Popolo si esprimesse un’altra volta sul tema dell’immigrazione e delle nostre relazioni con l’UE, si siano tirati indietro".