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18.04.2017 - 14:410
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Argo 1 minaccia tio.ch. Un nuovo attentato alla libertà di stampa?

Secondo il legale della ditta e dell'amministratore unico, il portale avrebbe riportato fatti errati e potrebbero querelare per concorrenza sleale e diffamazione. Come nel caso Caffè...

BELLINZONA – La Argo 1 passa al contrattacco: nel mirino, il portale di informazione tio.ch.
Esso ha infatti ricevuto una raccomandata dal legale che patrocina la ditta e il suo amministratore unico, in cui si spiega che nei mesi scorsi sono state diffuse informazioni del tutto errate secondo l’azienda, e che “se simili contributi dovessero essere ancora pubblicati, la presente fattispecie sarà immediatamente segnalata alla competente magistratura penale potendo essere ipotizzati i reati di diffamazione e infrazione alla Legge federale contro la concorrenza sleale”.

Concorrenza sleale e diffamazione erano gli stessi reati protagonisti delle querelle fra la clinica Sant’Anna e il Caffè, che aveva suscitato tanto scalpore. Lillo Alaimo, nel decreto d’accusa, era stato condannato per entrambe le accuse, tre giornalisti solo per il secondo.

Tio.ch fa notare, nel pezzo dove rende nota la notizia, che non viene specificato quali sarebbero i fatti errati riportati.

Una legittima difesa da parte di Argo 1 o un nuovo attacco alla libertà di stampa? Senza gli elementi necessari è difficile dirlo, ma purtroppo a prima vista sembrerebbe valida la seconda opzione.
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