“Da un anno a questa parte si parla di corridoi umanitari che permetterebbero a tante persone che hanno attraversato deserti, mari, subito torture, di ricongiungersi con le famiglie nel nord Europa. Perché non apriamo loro questa possibilità? Persino Papa Francesco ha detto nei giorni scorsi che i campi profughi sono come “campi di concentramento”. Vogliamo lasciarli vivere in tende e in condizioni disastrose (soprattutto pensando ai bambini!), dopo tutto quello che hanno dovuto affrontare? Lisa ha vissuto in prima persona la miseria di quei campi, ne è stata profondamente sconvolta. Io capisco la sua voglia di aiutare queste famiglie, la sua frustrazione nel non riuscire a fare di più. Cito Brecht che diceva “Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere””.