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Cronaca
03.05.2017 - 18:300
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

I giovani svizzeri, mammoni e amanti della comodità. Vivere da soli costa troppo, ma anche le faccende domestiche...

Un sondaggio di comapris.ch rivela che molti ragazzi fra i 20 e i 29 anni preferiscono rimanere a casa dei genitori per non dover sbrigare le incombenze domestiche. E in pochi contribuiscono alle spese

ZURIGO – Il cliché è sovente quello dell’italiano mammone, che decide di vivere sino a un’età abbastanza elevata a casa dei genitori, ma da alcuni dati di un sondaggio di comparis.ch emerge che anche gli svizzeri non sono da meno.

Infatti, molti giovani, tra i 20 e i 29 anni, non lasciano casa di mamma e papà perché non possono permettersi un appartamento, o perché ancora studenti, o a causa di redditi bassi o disoccupazione. Alcuni, però, ammettono di non avere soldi sufficienti perché non desiderano privarsi dei propri piccoli vizi, seppur a volte costosi, come abiti di marca, vacanze e uscite.

E in casa, non contribuiscono, o lo fanno in maniera limitata, alle spese. Quasi la metà, il 45%, non dà un franco ai genitori, il 14% meno di 100 franchi, il 19% dà dai 100 ai 300 franchi. Alloggiati, dunque, comodamente e in modo gratuito: chi lascia il nido, spesso in questa fascia di età lo fa prima dei 21 anni.

In Svizzera gli affitti costano, è  vero, ma vi è anche un altro motivo che spinge i giovani a rimanere a vivere coi genitori. Di cosa si tratta? Della comodità. I ragazzi amano trovare, a quanto pare, le faccende domestiche sbrigate, e non hanno voglia di iniziare una vita autonoma, dove dovrebbero, per esempio, cucinare, lavare e stirare.

Un popolo di pigri, dunque? L’analisi che emerge sembrerebbe dire così...
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