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Cronaca
29.06.2017 - 11:190
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

La replica italiana, "il Consiglio di Stato non dice il vero. Sapevano delle modifiche sin da gennaio, hanno fatto saltare loro l'accordo"

L'assessore regionale Sorte replica al blocco dei 2 milioni di fondi da parte del Governo, "ci siamo incontrati più volte per discutere delle modifiche. Proseguiremo con dei fondi della Regione"

MILANO - La Regione Lombardia ha cambiato le carte in tavola per quanto concerne i collegamenti con Malpensa, privilegiando la tratta Como-Varese a quella che da Lugano va a Varese. Il Ticino ha reagito bloccando i finanziamenti di due milioni, e diversi politici hanno esternato la loro rabbia. A sentire la versione italiana, però, sarebbe tutto diverso.

Infatti, si è espresso Alessandro Sorte, assessore regionale alle Infrastrutture  e Mobilità, secondo cui il Ticino sta in realtà dicendo cose non vere. "Le modifiche al servizio ferroviario tra Varese e Malpensa rispetto a quanto previsto dall'Intesa del 25 novembre 2011 sono state discusse e concordate in diversi incontri tecnici tra gennaio e giugno fra il Cantone e la Regione. Incontri nei quali si è evidenziata l'opportunità di rendere più appetibili i collegamenti con Malpensa, distanziando le corse in maniera più efficiente". Dunque, i colleghi ticinesi sapevano, e già da tempo. altro che fulmine a ciel sereno!

Due treni che da Varese vanno a Malpensa nell'arco di 5 minuti non sembravano alla Regione Lombardia la situazione ideale. "Ma a far saltare l'accordo è stato il Ticino", ribadisce Sorte.

Ed anche il fatto di non avere più a disposizione i 2 milioni non sembra inquietare l'assessore.  ''Con la prossima manovra di bilancio stanzieremo le risorse aggiuntive per svolgere i servizi ferroviari programmati. Garantiremo i servizi di trasporto internazionale con risorse della Regione".

Dunque, chi ha ragione?


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