“In queste due o tre settimane di altissima stagione la zona è sempre molto frequentata, normalmente da un turista germanofono o svizzero tedesco. Bisognerà capire che ne sarà di questo effetto, probabilmente dopo la prima ondata scatenata dal video la curiosità tenderà a diminuire. Ciò nonostante so che si stanno pianificando una serie di misure di sensibilizzazione. Quanto accaduto è stato una sorpresa, che ci mostra quanto un social può avere un impatto, che nessuno si aspettava, nemmeno chi ha creato il video, peraltro effettuato da privati. Quanto successo però ci ha messo sull’attenti, è avvenuto una volta e può accadere di nuovo, dobbiamo contenere o almeno tenere sotto controllo i movimenti e la situazione nella Valle. Dunque, serve sensibilizzare in particolare sul rispetto del territorio. Promoviamo un turismo sostenibile, soprattutto nelle Valli che sono molto sensibili al tema. Non puntiamo sul turismo toccata e fuga, ciò che facciamo è cercare di portare un turista che generi indotto sul territorio, che sia interessato a esso, non solo al salto dalle rocce nel fiume, ma che voglia vedere le passeggiate e i grotti e magari rimanga anche a dormire, per genere un guadagno per chi lavora nella zona. In ogni caso, la situazione non dovrebbe ripetersi in maniera così importante, ciò che abbiamo constatato è che la rete è potentissima”.