Per quanto concerne Leuthard, Regazzi la assolve. "Premetto che non conosco i dettagli ma mi pare la classica polemica estiva montata ad arte per riempire i giornali. Anche perché c’è stata questa coincidenza sfortunata che la notizia è uscita in concomitanza con il progetto di Schneider Amman per contrastare il turismo degli acquisti. Non mi sento in ogni caso di biasimare il comportamento della Presidente della Confederazione: se per una volta ha fatto qualche acquisto in Italia ci può stare. Del resto lo fanno anche moltissimi ticinesi, per diversi motivi. Anche perché è risaputo che quando trascorre le vacanze in Ticino, Leuthard si reca molto spesso nei nostri negozi e anche nella macelleria di Vira Gambarogno". E se un politico, è vero, dovrebbe dare il buon esempio, se la spesa in Italia è stata effettuata una volta, pazienza...