mette in dubbio la fattibilità dell’idea di David. “A chi verrebbero dati i buoni? Il pubblico non può andare dal privato e sostenerlo, per cui è stata una boutade estiva, simpatica ma non realizzabile. Scegliere un commercio, favorendolo, metterebbe a disagio gli altri. Se alcuni sono convenzionati e concordano, con una carta come quella che abbiamo a Lugano, potrebbe essere possibile”. Piuttosto, a suo avviso, si potrebbe “fare dei bonus ai Consiglieri Comunali sui costi come elettricità, acqua, eccetera, tutto ciò che è comunale, così abbatti dei costi. Oppure dai dei buoni per stadio o città, se sono comunali. Va bene tutto quel che è pubblico sul pubblico, se invece parliamo di pubblico sul privato non va bene. E tra l’altro, se passo una certa cifra nei buoni va fatto un messaggio municipale che deve essere approvato dal Consiglio Comunale stesso…”.