Il vicesindaco di Lugano Michele Bertini, interpellato da liberatv.ch, si è mostrato furibondo e sconcertato. “Trovo assurdo - e parlo in generale senza alcun riferimento diretto a quel che è accaduto stanotte a Lugano - che in Svizzera e nel nostro Cantone, persone arcinote, note o conosciute per aver ripetutamente menato le mani, non possano essere punite dallo Stato con misure deterrenti che siano adeguate. Lo dico da quattro anni! Ne ho parlato spesso anche con i miei colleghi responsabili della sicurezza delle altre città della Svizzera”, ha detto. Un lassismo di chi si indigna ma non agisce che porta “a tre risultati. La recidiva di chi si macchia di questi reati. La perdita di fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini, che giustamente non capiscono come ad esempio i reati legati alla circolazione vengano punti con tanta severità e solerzia, mentre altri no. E infine uno scoramento da parte di chi è sul campo e si rivede sempre gli stessi personaggi che vanno in giro a menar le mani e non gli succede nulla”. Insomma, nota un sottobosco che andrebbe affrontato, ma a quanto pare, nessuno lo fa.