Nella via abitano ancora molte persone straniere. Il primo uomo interpellato è forse l’unico chiassese doc della casa, a lui va bene così: i bambini afgani quando tornano da scuola lo salutano e lo chiamano “Baba”, ovvero nonno. Andar d’accordo con tutti non è un problema, spiega. “Non sono stati gli stranieri e i richiedenti l’asilo a creare problemi”, afferma, “bensì gli sbandati, i tossici, quelli che ‘fanno burdell’. Nelle ultime stagioni le cose si erano messe male, non nei singoli appartamenti ma negli spazi comuni”.