Cronaca
15.12.2017 - 11:360
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17
Suicidio assistito, blitz in un'associazione di Lugano. Fermata e rilasciata la responsabile
Si tratta di una 50enne italiana residente nel Luganese, interrogati anche alcuni collaboratori. L'ipotesi di reato al vaglio degli inquirenti è istigazione al suicidio legata in particolare agli aspetti finanziari di questa attiività
LUGANO - Mentre in Italia la morte assistita è divenuta possibile, col biotestamento, in Ticino il suicidio assistito torna di attualità con un'inchiesta del Ministero Pubblico.
Esso infatti comunica che nelle scorse settimane nell'ambito di un'inchiesta è stato effettuato un intervento di polizia presso la sede nel Luganese di una associazione attiva nel suicidio assistito.
In quest'ambito è stata acquisita documentazione cartacea ai fini di indagine ed è stata fermata e interrogata, e successivamente rilasciata, la presidente dell'associazione, una 50enne cittadina italiana residente nella regione.
L'ipotesi di reato al vaglio degli inquirenti è di istigazione e aiuto al suicidio legata in particolare agli aspetti finanziari di questa attività. Pure interrogati, come persone informate sui fatti, alcuni collaboratori dell'associazione.
L'inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico Andrea Minesso.
Al momento non saranno rilasciate ulteriori informazioni sull'indagine.