CRONACA
Dagli alimentari alle spese degli operai, ecco come rubavano alla Tusculum. E la vicedirettrice ha fatto assumere dei familiari
I due arrestati dovranno rimanere in carcere almeno fino a fine aprile. Prendevano soldi direttamente (lui da due fondazioni, lei da un'altra) o addebitavano le spese alla casa anziani. L'uomo ha ammesso che il tutto andava avanti da almeno un decennio, le cifre parlano di 100mila franchi negli ultimi due anni...
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Scandalo in casa anziani, arrestati direttore e vice direttrice della Tusculum di Arogno

02 FEBBRAIO 2018
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Scandalo in casa anziani, arrestati direttore e vice direttrice della Tusculum di Arogno

02 FEBBRAIO 2018
AROGNO – Rubavano da circa un decennio, secondo due modalità. Sono emersi, riportati dalla RSI, nuovi dettagli in merito alla vicenda della casa anziani Tusculum, con l’arresto del 60enne direttore, un diacono, e della vicedirettrice.

Le ruberie erano appunto di due tipi. La prima consisteva nel prendere direttamente i soldi dalla cassa, la seconda nell’addebitare alla casa anziani delle spese personali dei due, dagli acquisti di cibo sino addirittura a lavori eseguiti da artigiani probabilmente a casa loro.

Per riuscire a non farsi scoprire, lui rubava dalla Fondazione Tusculum e all’Associazione Amici del Tusculum, di cui era cassiere, lei all’altra associazione che sostiene l’istituto: la Providebit, della quale era direttrice. Ciascuno era a conoscenza di quel che faceva l’altro.

Cifre? Si parla di 100mila franchi almeno, solo negli ultimi due anni. Ma appunto il tutto durava da un decennio.

Ieri sul Caffè il direttore sanitario della struttura aveva spiegato che in paese in molti si chiedevano che cosa accadeva al Tusculum. “Mi stupisco dello stupore! Gli abitanti di Arogno sono anni che si pongono domande sulla grande espansione della Fondazione Tusculum, nata inizialmente come casa anziani per poi via via allargarsi a tutta una serie di attività, che spaziano dai pasti a domicilio all’asilo nido, da altre case anziani e probabilmente anche investimenti all’estero". Si viveva un clima di terrore, e l’uomo interpellato si è dimiesso a ottobre scorso proprio per incomprensioni col “Consiglio di fondazione, a cui avevo sottolineato le difficoltà, legate a mio avviso soprattutto dall’aspetto caratteriale dei due, non ho avuto il benché minimo sostegno”.

La vicedirettrice, a quanto pare, aveva fatto assumere diversi familiari.

I due ora sono stati scoperti, e dovranno rimanere in carcere almeno sino al 27 aprile.

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