Ma che cosa vedeva che non andava alla Tusculum? Il rapporto col direttore, ci spiega, non era per nulla sereno. “Mio padre a casa veniva assistito giorno e notte da badanti e da noi familiari, ma a un certo punto si è reso necessario trovare una casa di cura medicalizzata”. Una storia, purtroppo, comune a tanti anziani. “Ci sono stati chiesti tutti gli estratti bancari, se non erro vent’anni, invece che dieci, e hanno fatto una retta altissima, in base al reddito e alla sostanza: papà aveva guadagnato bene, e potevamo permetterci le cure a casa, però appunto la sua malattia imponeva che fosse ricoverato. Tra l’altro, quando era a casa avevamo fatto richiesta dell’assegno di grande invalido, un suo diritto, e la tempistica per ottenerlo era lunghissima, tanto è vero che non arrivava mai, mentre come è entrato in casa anziani esso era sul tavolo: non è giusto!”. Bisognerebbe facilitare l’ottenimento di questi assegni anche se il “malato” è accudito a casa.