“Il modello di collaborazione auspicato da Finzi Pasca non può conciliarsi fino in fondo con le esigenze di un teatro pubblico, la cui missione è quella di garantire un’offerta culturale diversificata, in grado d’incontrare i gusti di un pubblico eterogeneo. Altrimenti non sarebbe più il teatro della città, ma di una compagnia”, ha spiegato a La Regione Carmelo Rifici, direttore di LuganoInScena. “Il Lac non può essere la casa di una sola compagnia, per quanto importante come quella di Finzi Pasca, altrimenti sarebbero penalizzati altri artisti del territorio che hanno lo stesso diritto a crescere, penso a Trickster-P, Lorena Dozio, Aiep, Teatro Pan, Anahì Traversi, Igor Horvat, Zeno Gabaglio e tanti altri”. Serve dunque chiarezza, pur se viene sottolineato che la Città ha rispettato i termini dell’accordo con Finzi Pasca.