Peccato che su otto membri con profili e background diversi non ci sia neppure una donna, per di più in un ambito dove le professioniste di valore non mancano. Ma questo fatto non sembra inquietare nessuno, né i politici, né i mass media. FAFTPlus trova invece questo aspetto sconcertante ed esprime tutta la sua indignazione”, si legge in una nota. “La leggenda racconta che è difficile trovare profili femminili per posizioni dirigenziali e apicali in campo tecnologico e scientifico, ma non pensavamo che questa storiella potesse essere adoperata anche in ambito culturale, dove le donne con curriculum ed esperienza d'eccellenza abbondano, sia nella Svizzera italiana, sia oltre Gottardo. Se poi si voleva il "respiro europeo", come è stato scritto, la scelta sarebbe diventata addirittura imbarazzante, sia dal punto di vista quantitativo, sia da quello qualitativo”.