CRONACA
Un altro centro commerciale? Ma anche no! L'epocale guerra fra i fautori del cemento e chi lo combatte ha un nuovo campo di battaglia. "Evitiamo ulteriore traffico"
A Pambio Noranco è stata presentata la domanda di costruzione di un nuovo centro commerciale a tre piani, che ospiterebbe l'Aldi e un negozio di cosmetici e di pulizia. Sara Beretta Piccola ha contribuito a lanciare una petizione online per fermarlo. "Con questa attività, arriverebbero 650 veicoli in più al giorno"
PAMBIO NORANCO – Un altro supermercato, in questo caso Aldi? No, grazie, dicono diversi cittadini. La petizione online l’hanno lanciata un gruppo di cittadino di Lugano Sud, e sono stati spalleggiato da Sara Beretta Piccoli del PPD, in un giorno l’hanno fatta loro, sottoscrivendola, quasi 500 persone.

Quello del traffico è senza dubbio un problema annoso. La zona dei centri commerciali è spesso piena di auto, di smog e di code.

Adesso, riporta la pipidina,  “la Domanda di Costruzione sul fondo mappali 79 e 80 RFD Lugano sezione Pambio-Noranco prevede la demolizione degli edifici esistenti sul fondo mappale no. 80 RFD,  e la nuova edificazione di un immobile a carattere commerciale sul medesimo sedime”.

In soldoni, giù delle case, su un centro commercial, a “tre piani, con 70 posteggi” e “dovrebbe ospitare una filiale di una catena della grande distribuzione di alimentari Aldi e un negozio di prodotti cosmetici e per la pulizia. Da notare che con la nuova attività si prevede un’affluenza di circa 650 veicoli in più al giorno - ai quali vanno aggiunti i mezzi pesanti per l’approvvigionamento del supermercato, che dovranno transitare tutti da Strada da la Curona / Strada da Pambi; strade di quartiere con limitazione della velocità a 30 km/h”.

A preoccupare, è l’aumento dunque del traffico, e “già oggi lo svincolo Lugano sud da dove ci si immette per la strada da Pambio è spesso congestionato e il traffico bloccato; questa zona estenderebbe impropriamente la zona GGT (grande generatore di traffico) che si trova a meno di 600 metri creando ulteriore scompiglio”.

Quindi, la petizione, dal sito internet change.org, ha tre obiettivi: “bloccare l'aumento del traffico di veicoli sulla strada cantonale Lugano-Grancia e all’imboccatura dell’autostrada”, “limitare l’inquinamento causato dai veicoli in coda con relativi danni alla salute” e “evitare la distruzione di una parte del nostro territorio per costruire l’ennesimo centro commerciale”.

Si inscrive nella solita lotta fra ecologisti e fautori del mondo “moderno”, con cemento e auto, fra chi combatte l’estendersi dei nuovi grandi centri commerciali e chi li caldeggia. Le firme faranno la differenza? Il tema è, comunque vada, un nervo scoperto in una popolazione divisa e, quando serve, spaventata dallo smog (vedi le manifestazioni nate quando le polveri fini si impennano, che poi avevano portato alle misure d’emergenza varate da Zali qualche mese fa).

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