Disciplinati in patria, all'estero... gare clandestine, gomme che stridono, marmitte che scoppiettano e motori al limite del fuorigiri. Svizzeri double face al volante
Cinquanta vetture rossocrociate sequestrate durante una manifestazione a Montecarlo, corse clandestine in Germania, accelerazioni appena passato il confine con l'Italia, sperando nell'impunità. Ma non è così: "viene perseguito l'incasso della multa sia nel paese dove è stata commessa l'infrazione sia in Svizzera"
BELLINZONA – Gli svizzeri automobilisti disciplinati? In patria sì, all’estero un po’ meno. O almeno, così parrebbe da un articolo pubblicato oggi dal Caffè, che parla di corse clandestine appena passato il confine e di una giornata di follia in quel di Montecarlo.
Le gare si svolgerebbe in Germania, e vi prenderebbero parte svizzeri provenienti dai cantoni confinanti, convinti di non poter essere puniti. Oppure dopo la dogana di Brogeda accelerano, prendendo possesso della corsia di sorpasso. Anche qui, sicuri che tanto non riceveranno contravvenzioni. Ma non è esattamente così. “Non solo i Paesi limitrofi intimano, direttamente o tramite società d’incasso, le multe al contravventore, ma perseguono l’incasso del dovuto sia in Svizzera, sia nel Paese dove è stata commessa l’infrazione", ha spiegato il portavoce del TCS Renato Gazzola.
Per quanto riguarda Montecarlo, una cinquantina di vetture svizzere sono state sequestrate (più una trentina di altre automobili provenienti da vari paesi). Si era nell’ambito del "Top Marques Monaco", la 15esima edizione di una rassegna nel corso della quale vengono presentati, al pubblico, yachts, supercars, gioielli e orologi di marca. Forse esaltati dalle auto esposte e dal loro prestigio, poco meno di un centinaio di automobilisti si sono divertiti a inscenare una sorta di rodeo per le starde di Montecarlo.
"Gli svizzeri", ha dichiarato un testimone al Cffé, “hanno messo in atto tutta una serie di comportamenti che non si sognerebbero mai di avere a casa loro: facevano stridere le gomme, scoppiettare le marmitte e tenevano i motori al limite del fuorigiri". Probabilmente, se la caveranno con delle multe, anche se rischiano di non poter guidare nel Principato di Monaco per un po’. Il rischio è che eventualmente la autorità monegasche facciano una segnalazione a quelle svizzere, e lì potrebbero in effetti essere guai,