Intervista al patron del Caffè dell’Aeroporto un anno dopo l'apertura: "Andiamo avanti con ottimismo ma il clima di incertezza dopo il fallimento di Darwin non aiuta"
A Iadonisi, patron dello Spaghetti Gastro Group, piace fare le cose per bene. Il suo gruppo conta numerosi locali a Lugano e non solo (Ascona, Bellinzona, Mendrisio, Bissone), creati con spirito imprenditoriale sin dal 1998.
“Il biglietto da visita che li accomuna – ama ripetere - è l’amore per questo lavoro, basato sull’accoglienza e l’ospitalità”.
Di certo Iadonisi non pensava che pochi mesi dopo quel 14 aprile sarebbe fallita la Darwin e che sarebbe saltato il collegamento Lugano-Ginevra.
“In base al numero di passeggeri che ci era stato fornito allora l’investimento stava in piedi – spiega -. Ma quei numeri non ci sono stati. Intendiamo comunque andare avanti con determinazione e ottimismo, sperando che l’aeroporto abbia il futuro che merita. Noi abbiamo cercato di dargli una nuova immagine, creando un locale accogliente per chi vola su Agno. Un bel biglietto da visita per lo scalo, insomma. Certo, una parte di clientela non dipende dall’aeroporto, anche perché il venerdì sera il Caffè dell’Aeroporto si trasforma in ‘Hangar’, con musica e intrattenimento. Garantiamo inoltre i catering per gli aerei privati, e anche questo aiuta a far quadrare il bilancio. Ma il clima di incertezza che regna in questi mesi non aiuta di certo”.
Iadonisi ritiene che per ridare un futuro all’aeroporto dovrebbe esserci una convergenza di forze e di risorse da parte di tutti coloro che ci credono, quindi anche i privati – e lui si mette in prima fila – senza aspettare sempre l’ente pubblico.
“Guardi che c’è ancora molta gente a Lugano che nell’aeroporto ci crede eccome. Noi siamo tra quelli: apriamo ogni mattina alle 7, per colazione ci sono le brioches sfornate fresche dalla nostra pasticceria ‘Pane e Zucchero’, proponiamo un menu giornaliero, e per uno spuntino veloce c’è la specialità del nostro gruppo, la ‘pinsa’, una sorta di pizza ma molto più leggera e digeribile, e non chiudiamo mai prima delle 21,30, dopo l’ultimo volo che arriva da Zurigo”.