I perché di una morte assurda. Il giovane investito dal treno tradito da una distrazione
Chiusa l'inchiesta in merito alla tragedia del 19enne travolto da un convoglio a Giubiasco. Non ha effettuato alcun movimento brusco, forse ha creduto che il treno in arrivo fosse il Tilo che prendeva sempre. E probabilmente aveva nelle orecchie le cuffiette per ascoltare la musica
GIUBIASCO – La giovanissima vita stroncata da un investimento da parte di un treno, alla stazione di Giubiasco, aveva sconvolto tutti. Morire sotto un treno, per lo più a 19 anni, dopo qualche ora di lotta fra la vita e la morte, è sconvolgente, una tragedia immane.
Quando accadono queste cose imponderabili, a volte chi rimane cerca di aggrapparsi a colpe e motivazioni, per rendere, per quanto possibile, più accettabile la tragedia. La famiglia del ragazzo non potrà appigliarsi a nulla: infatti, l’inchiesta ha stabilito che non ci sono colpe. A costare la vita al giovane è stata una semplice distrazione.
Esclusa l’ipotesi di un gesto estremo (che si considera sempre in questi casi ma che a nessuno pareva essere plaubile). Lo studente non si è avvicinato con movimento bruschi al treno. Si è avvicinato, quello sì, ma è possibile che abbia creduto che quel treno in avvicinamento fosse il Tilo che prendeva ogni giorno.
Probabilmente, aveva nelle orecchie le cuffiette per ascoltare musica, e questo può aver fatto sì che non si rendesse conto che il convoglio stava arrivando. L’urto con la fiancata è stato determinante.